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DANCE MY BLACK SIDE

di Autori vari
7 Luglio 2023
Le Serre dei Giardini Margherita

21:00

Focus sulla videodanza contemporanea d’Africa.

Un evento nato dalla volontà di trovare un punto di incontro con la programmazione de Le Serre, nello specifico la serata inaugurale del Festival Spore dedicata agli artisti Africani e ad una serie di riflessioni sui rapporti culturali tra Africa ed Europa, tra dipendenza, razzismo e neo-colonialismo.

ZED Festival ha unito gli sforzi con i due partner storici, Cro.me (Milano) e COORPI (Torino), per cercare tra i propri archivi, dei cortometraggi che raccontassero la più recente produzione di film di danza ad opera di artisti africani, per scoprire i tratti specifici della cultura africana a confronto con le rielaborazioni di forme coreografiche più tipicamente europee.

Enough

di Oluwaseu Usman

FINALISTA A LA DANZA IN 1 MINUTO - Z GENERATION EDITION 2023, contest internazionale di videodanza  a cura di COORPI

 

Questo film mette in luce una delle tante percezioni delle persone che manifestano costantemente rabbia e come questa li colpisca direttamente. Il film cerca anche di aiutarle a trovare una voce e un mezzo per abbracciare e nutrire questa emozione, invece di soffermarsi sui suoi aspetti negativi.

 

 

CREDITI

Performance Pearse Olufemi   

Poesia e narrazione Dorin   

Suono Adeboye Banjo   

Assistenza alla produzione Adetokunbo Olamilekan   

Regia, riprese, editing  Oluwaseun Usman  

Girato in Lagos, Nigeria.

Kaduna

di Ridwan Adeniyi e Jacob Jonas

Un movimento nato dalla migrazione e dalla distanza, dalla somiglianza e dalla differenza. In questo linguaggio nato reciprocamente, cerchiamo di cancellare l'illusione di essere separati gli uni dagli altri e dall'ambiente che ci tiene uniti. Non siamo né più grandi né più piccoli. Siamo una fratellanza. Una famiglia.

CREDITI

Regia Ridwan Adeniyi + Jacob Jonas

Coreografia Vinson Fraley

Featuring Ebinum Brothers 

Composizione Anibal Sandoval

Operatore e montaggio Raymond Yusuff 

Canto Gbagyi Tribe

Registrazione suono Ronald Yusuff

Costumi Khadijah Yunusa

Color correction Will Adashek

Prodotto da Jacob Jonas The Company

Produzione Critics Company

Ina (Light)

by Aneil Karia e Alesandra Seutin

Random Acts ha collaborato con Sadler's Wells per presentare film originali di tre artisti distinti, in concomitanza con le loro nuove commissioni per la produzione teatrale Reckonings. Riflettendo una varietà di stili di danza, dalla danza postmoderna al teatro contemporaneo africano e hip-hop, i film sono informati da temi quali la rappresentazione della razza, il genere e l'identità. Nel film di danza INA (LIGHT), crudo e carico, del regista Aneil Karia e della coreografa Alesandra Seutin, due danzatori lottano contro l'oscurità dell'oppressione intrisa di paura e il caos febbrile ad essa associato. Solo dopo aver lottato con questa situazione, intravedono per la prima volta la luce, la libertà e la serenità che ne derivano.

CREDITI

Coreografia/danza Alesandra Seutin

Performer Nadhi Bhebhe e Kennedy Muntagna

Musica / Performer Randolph Matthews

Direttore della fotografia Nick Morris

Focus puller Gary Long

Ciak Klara Rytcharčikova

Gaffer Mark Stewart

Elettricista Dom Lake

Runner Alex Tawney

Costumi Jodie-Simone Howie

Trucco e acconciature Sade Kujore-Taylor

Colore Simone Grattarola

Montaggio suono Kwechu Aacht

Post produzione Time based arts

Montaggio Léon

Grazie a Penalux, Greenkit, 247 kit, one stop films, Movietech

 

Per Random Acts

Responsabile editoriale Catherine Bray

Per il Sadler’s wells 

Produzione esecutiva Abigail Desch, Alistair Spalding

Linea di produzione Oskar Pimlott

Produzione di serie  Anne Beresford

Produzione Scott O’donnel

Direzione Anéil Karia

Son du serpent

di Tami Ravid & Feri de Geus

In questo film di danza un uomo africano è alla febbrile ricerca della moglie scomparsa senza lasciare traccia. La sua ricerca si svolge come un road movie e in parte in una realtà soprannaturale dove la nostalgia per la sua amata rimane immutata. Diviso tra il mondo moderno e tradizione africana, l'uomo si chiede se possa aver perso la sua amata in un mondo invisibile.

CREDITI

Sceneggiatura Tami Ravid & Feri de Geus

Coreografia Feri de Geus

Regista Tami Ravid

Uomo Guillaume Niedjo

Donna Rachelle Agbossou

Bambino Francoise Ogoundele

Antenati Lucréce Atchade, Denise Ishola, Serge Amoussou Guenou, Doegamou Atrokpo, Daniel Ahifon, Bonaventure Sossou, Franklin Senou, Sahadath Ami-Toure, Elodie Djepke, Honoré Ogoundele

Stuntman Clement Kounoi, Denis Tounde, Robert Bonou, Eric Gbegnon, Luc Amoutoun, Wilfried Agossou

Pescatori Dominique Adjovi, Patriece Adjovi, Igor Xavier Adjovi

Produzione esecutiva Benin Richmir Totah

Preproduzione Benin Feri de Geus

Direttore della fotografia Diderik Evers

Suono Taco Drijfhout

Macchinista Vincent Geijsel

Production manager Chris Stenger

Dance coach Noortje Bijvoets

Scenografia Willy Kpobly

Assistente alla scenografia Marcelin Degboé

Costumi Georgette Kinigbe

Sartoria Ibrahim Kadjola, Joachim Limpkon

Operatrice Khoroi de Geus

Assistente alla produzione Jean-Baptiste Agbo, Ekoku Patrick Adjibodu, Maaike Gronheid

Motociclisti Alfred Tetevi, Germain Amoussou

Conducente camion Yacoubou Gounoukora

Security Fulbert Sodjinou, Jannot Adjovi, Thiery Houeze, Police Denis Kossou, Abou Fall Mama, Catering Patrick Adjibodu

Montaggio Patrick Schonewille

Assistenza al montaggio Jan Bert Stevens

Sound design Taco Drijfhout

Registrazioni sonore supplementari Samuel Dokponou

Postproduzione Storm Postproduction

Colore Rachel Stone

Titolo e poster Sietse van den Broek

Traduttore Susanne Sikkema

Assicurazione AON

Attrezzatura video Camalot

Produzione Cinedans Martine Dekker

Produzione NTR Colette Melsen

Montaggio NTR Joost van Krieken

Produzione Floor Onrust

Produttore delegato Noortje Wilschut

Produttore junior Chris Stenger

Ringraziamenti speciali a Stichting Le Grand Cru, Compagnie Walô, Nederlandse Ambassade in Benin, Consulaat Benin in Nederland; Robert Blij Hotel du Lac, Cotonou, Ecole Primaire de Davatin, Zéphirin Ahouandjinou, Joel Rasta, Emmanuel Hounvou, Emmanuel Koukoui, Nerée Totah, Baï Corentine Gbedan, Victor Vivenagbo, Rivka Ravid, Dorit Ravid, Stephanie Feller, Nadia Moerenhout, Francoise Mol

Con il supporto di Mediafonds en Fonds Podiumkunsten

In the castle of my skin

di Sons of Kemet Lebogang Rasethab

L'incontro tra jazz moderno e la forma di danza tradizionale sudafricana della pantsula ha dato vita a questo scintillante video diretto da Lebogang Rasethaba per il brano In the Castle of My Skin del gruppo britannico "post-jazz" Sons of Kemet.  Girato a Johannesburg, il video presenta i ballerini di pantsula della Indigenous Dance Academy come un'orchestra in abito nero, diretta dal coreografo Jarrel Mathebula.

 

Visivamente, è uno studio di contrasti: una convergenza dell'energia caotica della pantsula con la sofisticatezza controllata di un'orchestra. Ma soprattutto, vibra di gioia ed eccitazione.

 

"Pantsula e jazz non sono cose che la gente avrebbe dovuto vedere insieme; entrambi hanno una ricca storia con valori culturali ed estetici molto diversi", dice Lebogang. "Ma inquadrare le idee in un contesto diverso può dare loro nuova vita". 

CREDITI

Director Lebogang Rasethaba for Arcade 

Content Producer Allison Swank 

DOP Motheo Moeng 

Editor Xolelwa “Ollie” Nhlabatsi 

2nd Camera Mongezi Bottoman 

Camera Assistants Mlungisi Dube, Takatso Mahlangu 

Dancers Gift Marule Mhlonipeni Manjiya Shaun Ngwenya June Hlabisa Sabelo Mahlangu Dumisani Khumalo Louis Gazimbana Hlulani Baloyi Phetulo Manamela Sipho Nyathi Banele Skhosana Mduduzi Mahlangu Njabulo Manana Buhle Davane 

Choreographer Jarrel Mathebula 

Styling Neo Sebete 

Young boy conductor Thando Hlabisa

Exil

di Nacho A. Villar & Luis Rojo

Il collettivo di registi sperimentali BRBR torna con un video musicale ipnotico in collaborazione con l'ensemble techno Territoire e il performer Luis Ndong, girato in tre miniere industriali abbandonate nel nord della Spagna. Il filmato rivela un paesaggio inquietante e precario in cui realtà e incubo si mescolano in un vortice senza fine, che segna l'ultimo album della band, Alix, prodotto dal veterano della techno Oscar Mulero.

CREDITI

Regia Nacho A. Villar, Luis Rojo

Featuring Luis Ndong

FotografiaMichal Babinec

Direzione artistica Miguel de Cruz

Grafica Gonzalo Hergueta

Montaggio Luis Rojo

Make up Eva Quilez Guzman

Produzione Tasio

Styling Africa Verdejo, Silvia Bianchi

Post Produzione Maker Fly, David Alvarez

Noleggio attrezzature Asiria

Prodotto da Territoire, BRBR Films, 

Still Photo Javier Diaz

Assistenza monatggio Carmen Alonso

Reach

di Billy Boyd Cape e Botis Seva

Reach di Random Acts e Sadler's Wells Presents. Un film di danza in collaborazione con Botis Seva e il suo collettivo teatrale hip-hop Far From The Norm. Un neo-padre si trova ad affrontare un viaggio emotivo sul che cosa cosa significhi abbandonare il proprio figlio.

CREDITI

Regia, sceneggiatura e montaggio Billy Boyd Cape

Coreografia e performance Botis Seva

Compagnia di produzione Academy Films

Con Artemisia Films and Little Dot Studios

Featuring Far From The Norm’s Jordan Douglas, Shangomola Edunjobi, Joshua Nash, Ezra Owen

and Shiloh Lee Seva

Produzione Juliette Harris

Manager di produzione Antonia Vickers

Dop. Molly Manning Walker

Musica James Jacob

1st ad. Jack Meredith

Steadi. Doug Walshe

Costumi Katie McGoldrick

Direttore artistico India Gillett

MUA Millie Glenister

Sound design & mix Jack Hallett @ Factory Studios

Colore Oisin O'Driscoll @ The Mill

Produzione serie Anne Beresford

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