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Narrazioni attraverso il corpo in realtà virtuale

DAMSLab | Teatro
Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b, Bologna

12 ottobre dalle 14.30 alle 17.30
13 ottobre dalle 10:00 alle 18:30

Accesso gratuito per studenti Unibo



 
di Margherita Bergamo Meneghini

Procession - Creative: body and vocal percussion workshop

Il workshop si propone di sviluppare dei percorsi narrativi capaci di ibridare il linguaggio coreografico con le possibilità offerte dai dispositivi digitali immersivi di realtà virtuale (VR). I partecipanti, dopo una prima fase di sperimentazione sull'espressione corporea, avranno modo di rapportarsi al paesaggio artistico in cui è presente l'interazione tra i corpi in realtà virtuale in un contesto di performance dal vivo, e saranno infine accompagnati, individualmente e in gruppo, nel processo di creazione di una storia

VR/LIVE sul rapporto del corpo umano con la natura.

I corpi viventi comunicano senza bisogno del linguaggio.

(Fabienne Martin-Juchat)

 

Orario 

Giovedì 12 ottobre, ore 14.30-17.30 

Venerdì 13 ottobre, ore 10.00-13.00 + 14.30 - 17.00

Apertura porte al pubblico venerdì 13 ottobre, ore 17.30-18.30

BIO

Margherita Bergamo Meneghini è una danzatrice, coreografa e ricercatrice. Lavora con la realtà virtuale dal 2017, quando ha fondato la Compagnie Voix. La sua pièce “Eve, dance is an unplaceable place” (2018), co-creata con Daniel González-Franco, ha vinto il Laval Virtual Award Recto VRso, il Grand Prix VR al Kaohsiung Film Festival, e forma parte del catalogo IFdigital. Attualmente sta producendo la pièce “Eve 3.0”, sulla quale basa una tesi di dottorato, sul tema della narrazione corporea attraverso l'arte digitale immersiva e la realtà virtuale. È affiliata all'unità di ricerca Scènes du monde, EDESTA, Université Paris 8 e al Corso di dottorato Arti visive, performative, mediali, Università di Bologna.

DAMSLab | Teatro
Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b, Bologna

16 ottobre dalle 10.30 alle 13.30

Accesso gratuito per studenti Unibo
di Sandy Silva

Migration Dance Project è una realtà che crede che nel potere del processo creativo: questo workshop comunitario esplorerà la percussione corporea e la voce insegnata da Sandy Silva. I partecipanti si impegneranno in parte in un'esperienza vocale e dall'altra nel movimento, e grazie ad una "pulsazione" comune che incorpora gesti, condivideranno ritmi di movimento e vocalizzazioni. Il workshop prevede attività per partecipanti di diversi livelli di abilità, utilizzando musica, danza e voce. Il risultato è una meditazione incarnata in suono e movimento.


Chi può partecipare? Aperto a un massimo di 30 partecipanti di età variabile, dai 12 anni in su, e a danzatori di tutti i livelli di esperienza, i danzatori con una certa formazione (studenti o professionisti) e i musicisti (studenti o professionisti) che possono essere interessati alla pratica della body percussion, del canto e del movimento sono i benvenuti.
Indossare un abbigliamento comodo.



Orario

Lunedì 16 ottobre, ore 10.30-13.30

 

 

BIO

Sandy Silva è una pluripremiata performer, coreografa, compositrice, produttrice e pioniera della danza percussiva acclamata a livello internazionale. Attinge dalle pratiche globali della danza percussiva infondendo il tema con il movimento, la voce, il teatro e una musicalità impeccabile. Il risultato è una forma unica e potente di performance e di narrazione. Dopo 35 anni di esibizioni e insegnamenti in tutto il mondo, Silva ha dato vita al Migration Dance Film Project (MDFP) con la pluripremiata regista Marlene Millar. I loro film sono stati proiettati a livello internazionale e hanno vinto numerosi premi. Sandy è anche insegnante/mentore, curatrice artistica e cofondatrice del Laboratorio internazionale di danza percussiva di Montreal.

Nella sua pratica artistica, le composizioni e la body percussion attingono alle pratiche artistiche tradizionali dei ritmi turchi Usul, della juba afroamericana, della gigue quebecchese, della musica celtica a fiato, delle palmas andaluse e delle legenyes ungheresi. Grazie a 35 anni di studio e decostruzione di questi vocabolari, le nuove coreografie vocalizzate di Silva integrano suoni e gesti radicati per evocare un senso di viaggio, spostamento e migrazione.

Le sequenze didattiche e le coreografie pubbliche di Silva sono concepite intorno a temi che esplorano la condizione umana, esplorando e combinando melodie vocali che supportano una narrazione al suo movimento percussivo, che alla fine diventa un corpo di lavoro orchestrale. Nel suo insegnamento, sia con principianti che con professionisti esperti, fonda l'esperienza di gruppo su una pulsazione comune, basata su gesti sonori, che possono anche trasformarsi in esplorazioni poliritmiche più complesse. L'intento è quello di costruire una pratica personale adatta alle abilità, alle capacità e al genere di ciascuno. La richiesta e l'impegno per ogni partecipante è di prendersi il tempo necessario per andare più a fondo nell'ascolto e per incarnare gli elementi del lavoro in un modo che sia significativo per lui, in modo che questo tocchi l'esperienza umana in ognuno di noi.

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